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Rooms for Error

27 nov 2013 / in

Tre studi dal racconto Voglia di dormire  di Anton Cechov

Voglia di Dormire è uno dei più intensi è famosi racconti di Anton Cechov.

Cuocolo/Bosetti lo presentano, in tre stanze diverse in tre modi diversi: lettura/interpretazione/discesa.

Rooms for Error inizia l’esplorazione del racconto, forma privilegiata di questi anni. Il racconto ben si lega con il lavoro portato fin qui avanti. Dal punto di vista architettonico del raccontare, la short-story è quello che in una casa sono le stanze.

Il sottotitolo Tre Studi ne chiarisce e complica la presentazione. Il testo di Cechov sarà attraversato, infatti, in  tre luoghi e in tre modi differenti facendo di Rooms for Error un efficace esplorazione della natura e delle molte lingue che abitano il teatro: la realtà della lettura, l’interpretazione dell’attore che diventa personaggio, la forza simbolica delle immagini.

La forza del progetto è nella possibilità di creare spazi per l’errore, rooms for error appunto. Dove l’errore presuppone la possibilità della scoperta e del coinvolgimento.

Si mostrano insieme il risultato e la strada per arrivarci:  la concretezza del farsi del teatro. La performance svela  e discende nel rapporto realtà/finzione attore/personaggio. Non dà una risposta ma tante tutte possibilmente valide ma al contempo erronee.

La presentazione in uno spazio privato ed intimo permette di creare una situazione di coinvolgimento: siamo immersi e contemporaneamente distanti, questo significa che non c’è più la tradizionale distinzione tra chi guarda e chi è guardato, tutti sono nel medesimo spazio.  Ci sono molti modi di immaginare il posto del teatro. Uno è costruito con mattoni e cemento, con un sipario rosso e una serie di posti numerati; un altro è, come in Rooms for Error, un posto immaginario dove lo spettatore è posto nel mezzo dell’azione, immerso in questa.

Rooms for Errors è iniziato come un gioco e nel gioco ci ha dato la possibilità della scoperta. Quelle coincidenze fortunate e fortuite che alle volte capitano dagli errori.

Luogo: 3 stanze di un’appartamento. Spettatori: 20

Durata: un’ora